Questo protocollo definisce un percorso che si articola in 5 stadi energetici promossi dalla stimolazione sonoro-vibrazionale.
Ogni stadio promuove cinque diverse manifestazioni dell’energia (generativa, evolutiva,conservativa, innovativa e trasformativa) che si articola attraverso i cinque movimenti della tradizione medica e filosofica cinese, il Wu Xing, il moto perpetuo che soggiace ai processi vitaliattraverso le possibili relazioni tra 5 elementi fondamentali: metallo, terra, fuoco, acqua e legno.
Per ciascun movimento l’attenzione è posta agli accoppiamenti (yin e yang) dei meridiani energetici della Medicina tradizionale Cinese. In base alla loro specificità e peculiarità verrannoimpiegate alcune tra le frequenze che più si adattano agli organi interessati, alla loro funzione e alle loro implicazioni emotive e comportamentali.
I meridiani energetici possono essere visti come i canali che collegano i principali centri金energetici transfisiologici (i chackra della tradizione induista), per ogni movimento e per ogni coppia di meridiani si potranno quindi aggiungere altre frequenze scelte in base ad essi.
Attraverso la vibrazione sonora si potrà così stimolare il proprio organismo affinchè la conseguente risonanza riporti equilibrio e benessere nel corpo e nella mente.
Dal metodo biosonologico si è sviluppato un protocollo specifico, concentrato in 5 incontri finalizzati all’espansione della coscienza attraverso la stimolazione sonora.
Un intenso viaggio introspettivo ricco di strumenti e di ri-scoperte per l’attivazione o l’accelerazione della crescita personale e per la conseguente gestione della realtà. Un percorso che, data la sua notevole ambizione, richiede da parte di chi lo intraprende dedizione, serietà ed impegno a mettersi davvero in gioco e a spendersi durante l’intero protocollo. Inoltre, dal momento che sarà il suono a fare da catalizzatore per apportare il cambiamento e l’evoluzione, non basta ascoltare, occorre udire con orecchie che vogliono sentire e che sviluppino lungo il percorso la capacità di incontrare e riconoscere quello che sentono.
Questo protocollo definisce un percorso che si articola in 5 stadi tematici.
Può snodarsi sotto forma di cinque sessioni distinte di ascolto biosonologico (individuali o collettive).
Può anche essere un percorso che si affronta all’interno di un seminario/laboratorio intensivo in uno o più giorni anche in forma residenziale. In questo caso tutti e cinque gli stadi tematici vengono accorpati in una o più giornate di intenso lavoro.
Ogni stadio tematico si rifà ad uno dei cinque movimenti della tradizione medica e filosofica cinese (i Wu Xing spesso erroneamente tradotti come 5 elementi: metallo, terra, fuoco, acqua e legno) ed all’interno di ciascuno l’attenzione è posta a coppie di meridiani energetici della Medicina tradizionale Cinese. In base alla loro specificità e peculiarità verranno adottate alcune frequenze che più si adattano agli organi interessati (1), alla loro funzione e alle loro implicazioni psico-biologiche, emotive e comportamentali.
Dal momento che i meridiani energetici possono essere visti come i canali che collegano i principali centri energetici transfisiologici (2) (i chackra della tradizione induista), per ogni stadio tematico e per ogni coppia di meridiani si potranno aggiungere altre frequenze scelte in base ai centri energetici coinvolti attraverso l’abbinamento a specifici pianeti (3). In questo caso la frequenza è derivata dalla periodicità del movimento degli 11 pianeti del sistema solare (4). Ognuno dei 5 stadi tematici è impostato sotto forma di catalizzatore di energie e significati simbolici al fine di fornire veri e propri strumenti volti ad analizzare e a portare consapevolezza verso la propria struttura bio-psichica, emotiva e comportamentale.
I contenuti di queste tematiche vengono esplicitati prima o dopo ogni sessione a seconda della persona, di come viene impostato il lavoro e della sua finalità.
In alcuni casi possono anche non essere esplicitati fino alla fine dell’intero percorso o persino mai esplicitati. Questo in quanto il canale di comunicazione non deve essere necessariamente verbale e i contenuti devono piuttosto essere riconosciuti tramite la risonanza con le vibrazioni delle frequenze sonore e la fusione con il suono.
La sola lettura dei contenuti rischia infatti di essere percepita come l’ennesima serie di consigli e buoni propositi che scivolano al di fuori della consapevolezza senza attecchire nè portare al cambiamento, ad una vera e propria trasformazione delle vecchie strutture e degli schemi debilitanti.
Piuttosto, attraverso il suono e la sua capacità di indurre livelli superiori di coscienza è possibile accedere alle proprie risorse più profonde e far sì che il processo non si limiti a cercare di sovrapporre nuove strutture su un tappeto al di sotto del quale si nascondono quelle vecchie sempre pronte a riemergere, costringendoci a percepire l’esistenza come uno stato di incoerenza e contraddittorietà. Infatti il vero processo, attraverso l’introspezione e la trascendenza conferita dal suono, è quello che consente di osservare e prendere familiarità con la vera parte di Sè, quella che ha un potenziale infinitamente maggiore di quello sviluppato in stato ordinario dal corpo e dalla mente.
Quel Sè dove gli strumenti, i contenuti e le informazioni che crediamo di dovere acquisire sono di fatto già presenti ma sepolte dalle scorie prodotte dall’eccessivo allontanamento dalla nostra natura e dal nostro centro, nell’affannosa corsa per occuparsi e preoccuparsi degli attaccamenti frutto delle sovrastrutture che una cultura sempre meno spirituale (nel senso più alto e svincolato dai credo religiosi) ci trasmette, proponendoci una prospettiva distorta da dare in pasto alla nostra fisiologica tendenza a ricercare il senso dell’esistenza biologica.
Attraverso il suono non si trasferiscono dunque informazioni e contenuti, piuttosto si stimola il proprio essere affinchè le vibrazioni prodotte dalla risonanza ‘squotano’ il vero Sè liberandolo dalle scorie di un Ego decentrato e costretto a navigare a vista. Sarà così possibile ri-trovare ciò che già sappiamo e che veramente siamo. Ed ecco che quelli che sembrano solo consigli e buoni propositi vengono di fatto individuati nella propria matrice essenziale, riconosciuti come elementi costitutivi già propri che chiedono solo di essere osservati per quello che sono e di essere riattivati, finalmente sentiti e vissuti grazie al livello superiore di coscienza acquisito.
Prendi contatto per partecipare o affidati ad un operatore biosonologico certificato operativo nella tua zona.
(note)________________________________________
(1). Organi e loro frequenze misurate in MHz dal misuratore di freq. della Taino technology. Durante il suo lavoro con piante, suolo e acqua nei suoi progetti agricoli, Bruce Tainio della Tainio Technology ha inventato e costruito una macchina chiamata Sistema di monitoraggio della frequenza BT3. Questo dispositivo, modificato e perfezionato nel corso degli anni, utilizzava un sensore altamente sensibile per misurare le frequenze bioelettriche dei nutrienti delle piante e degli oli essenziali. Per riassumere come ha funzionato: quando un'onda elettromagnetica ad una certa frequenza viene generata ed emessa da un trasmettitore, trasferisce energia agli oggetti che attraversa. Il sensore del monitor misura la nanotensione di quell'onda, rilevando la frequenza predominante nella gamma dei megahertz, filtrando le gamme inferiori e superiori. Il BT3 misura la frequenza composita delle emissioni vibratorie in tensione elettrica (MHz) degli elementi ed enzimi rimasti negli oli. Il sito www.coherentresources.com/bt3_monitor.php non è più online e sebbene Tainio non produca più il monitor BT, i risultati raccolti dalla sua ricerca nel corso degli anni con questo dispositivo sono notevoli.
(2). « Non sono centri fisiologici e statici del corpo grossolano, ma centri di forza che appartengono al corpo sottile, centri che solo lo yogin, nel corso della manifestazione della kuṇḍalinī, localizza con altrettanta precisione come se appartenessero al corpo. »
(Silburn 1997, p. 55)
« I sistemi dei chakra sono modelli della realtà pensati per assistere il tāntrika nel suo travagliato percorso interiore dal Molteplice all'Uno. » (Georg Feuerstein, Tantra. The Path of Ecstasy, Shambhala publications, 1998, p. 150)
« Ma è sufficiente leggere attentamente i testi per rendersi conto che si tratta di esperienze transfisiologiche, che tutti questi "centri" rappresentano degli "stati yoga", inaccessibili senza una ascesi spirituale. » (Eliade 2010, p. 223)
(3). Nell’antica scienza vedica i pianeti sono collegati ai Chakra, a significare che i processi che si muovo all’interno del corpo umano sono in relazione con i processi naturali del pianeta e con i processi universali dell’intero universo.
Per le discipline orientali, tutti siamo parte di un’unica energia, e “come dentro, così fuori; come sopra, così sotto”.
Ogni chakra è visto come un centro gravitazionale, un “deposito” di informazioni karmiche, che fanno sì che dentro di noi ci siano le stesse informazioni di Saturno (Primo chakra), di Giove (Secondo), di Marte (Terzo), di Venere (Quarto), di Mercurio (Quinto), e del Sole e della Luna (Sesto), così come siamo connessi con il centro dell’universo (Settimo chakra).
Nella psicologia occidentale e in particolare nella recente interpretazione archetipica operata da Jung, Neumann e Hillman, le forze primordiali della natura e dell’universo sono riscontrabili a livello intrapsichico: strutture psichiche di comportamento, catalizzatori di energie e di significati simbolici. In questo senso astrologia, psicologia e archetipi possono entrare in dialogo e in relazione al fine di ricongiungerci con quella saggezza, grandezza e maestosità, che sono riflesse dentro di noi.
(4). Ogni frequenza entra in risonanza con ogni altra frequenza il cui valore sia multiplo o sottomultiplo della frequenza di partenza: rendono la stessa nota nelle diverse ottave. Ad es. raddoppiando i 261Hz che rendono il Do centrale della tastiera di un pianoforte si hanno 522Hz , frequenza che rende il Do dell'ottava immediatamente superiore. Il suono è lo stesso ma più acuto e le due note risuonano insieme. Nel 1978 il matematico svizzero e ricercatore musicale Hans Cousto ha scoperto la legge naturale dell’ottava cosmica per il collegamento dei diversi tipi di fenomeni naturali che si manifestano periodicamente, come i cicli dei pianeti, il tempo, la luce colorata o i ritmi musicali e i suoni. Applicando sistematicamente la legge dell’ottava a tutti i fenomeni periodici è possibile ascoltare anche la componente vibrazionale dei pianeti attraverso i loro periodi del nostro sistema solare. La legge delle ottave rappresenta un principio in cui matematica e musica partecipano equamente rendendo possibile la combinazione delle formule astronomiche con quelle sonore. Tramite la legge delle ottave è possibile convertire l'intero sistema solare in suoni dimostrando i rapporti e le relazioni: le frequenze base sono calcolate in modo puramente matematico e fisico e forniscono base scientifica alle antiche dottrine e tradizioni. Ogni passo è consequenziale, può essere facilmente ricalcolato e non accettato per fede. Le frequenze così calcolate sono esponenti acustici di ciò che cosmicamente e naturalmente ci circonda e focalizzandoci su di esse possiamo percepirne le vibrazioni e risuonare con esse ristabilendo equilibrio e sintonia con il tutto in cui siamo immersi e di cui facciamo parte accedendo a livelli superiori di coscienza.
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